lunedì 22 ottobre 2012

Perchè a noi Biagio, ci Biagio assai!!!




L'ho promesso a me stessa, lo regalo a me stessa: un concerto, magari due, magari tre (se i soldini ci sono, sennò rinuncio tranquillamente) all'anno.

Quest'anno addirittura quattro!!!! Ma due erano gratis :-P

Lui, il Boss, il mio sogno da sempre: Bruce Springsteen.
Quattro ore e mezza di musica vera!
(purtroppo dagli spalti, eh già, per lui l'ho fatto, ma ho dovuto seguire la compagnia)


Il giorno del mio compleanno, regalo di mio fratello, voglia di andare via e non tollerare un minuto di più domenica, compleanno e luogo insopportabili ad ascoltare l'unica persona al mondo capace di ridarmi voglia di vivere: Caparezza.
L'ho incontrato di persona, dopo un esperienza tragica con un altro musicista, ed ero molto impaurita, gli artisti sono strani, Michele no. 
Umile, discreto, che non la smetteva di dirmi "grazie", solo perchè lo ascoltavo!
E poi geniale!!!!


La mia famiglia: i TerrAnima.
Sono entrati nel mio cuore nel lasso di tempo di una nota di violino. A loro ho aperto cuore e casa. Ho guadagnato degli amici incredibili, un miracolo.
Durante i concerto salto, urlo, strepito, ma con i Terranima ad un certo punto le lacrime escono da sole, posso essere sottopalco mille volte e mille volte avrò la stessa reazione. E sono lacrime dolcissime.
Ci siamo solo io e loro.
Basta.


Ieri, l'ultimo concerto, corrompendo, ma neanche tanto, mia cugina, verso un uomo bellissimo e meravigliosa recente scoperta: Biagio Antonacci.

Che spettacolo!!!!
Voce e cuore. Nessun effetto speciale e "tutti liberi!"
E il pavimento che trema per l'energia pulita, il sudore che cola, il cuore impazzito, urlare libera1

E poi stanca, distrutta, appagata, afona, sorda e felice!





Difficilmente, ipercritica come sono verso me stessa, mi concedo qualcosa, ma dopo aver assaporato l'energia pulita e sfiancante del primo, ho capito che è l'unico regalo che veramente mi rigenera e mi libera da tutto ciò che è negativo.
Un concerto è energia pulita. 
E allora me lo merito, forse perchè non sono sbagliata come mi ci fanno sentire.
Perchè ho forza e coraggio da vendere.
E quindi via a prenotare in tempo biglietti e viaggio (perchè so che se temporeggio troverò mille scuse per negarmelo) e poi si aspetta.
E non immagino nulla, non controllo il meteo, le strade, la location, l'unica cosa che so è che i posti sono da parterre, il prato.
Un concerto si vive sottopalco, arrivando ad orari assurdi ai cancelli, la corsa alle transenne, sedersi e aspettare i gruppi di supporto o che si spengano le luci.
E in quell'attesa che immagino...faccio vagare lo sguardo sulle platee e cerco d'immaginare quali squadre si siano incontrate in quello stadio, i goal, le espulsioni, le gioie e i dolori.
E poi l'energia che sprigiona la gente seduta sul prato con te è indescrivibile, è libertà allo stato puro.
Non mi piace assistere ad un concerto dagli spalti, è come guardarlo in TV, preferisco rinunciarci che viverlo a metà.
Gli spalti sono per chi ha la vita comoda, per chi preferisce vivere per inerzia, contenti loro, io non sono così.


































































































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