domenica 22 luglio 2012

Vampiri emotivi



Non credevo esistessero davvero, eppure ci sono e sono più prolifici che mai.
L'ho scoperto per caso, una ricerca per i disturbi della personalità e m'imbatto nei "Vampiri emotivi".
Uno scherzo? Se, magari! Esistono sul serio e possono provocare seri danni.
Chi sono i vampiri? Non morti che si nutrono di sangue fresco, più sono affamati, più sangue cercano, più ne bevono, più rendono deboli le loro vittime fino a dissanguarle del tutto per poi lasciarle moribonde, non morte anch'esse.
I vampiri emotivi sono la stessa cosa.
Ad attirarli è la linfa vitale della loro vittima.
Sorrisi, gioia di vivere, energia, intraprendenza, coraggio, aggressività, tutto ciò che è "vivo" li attira.
Provengono da situazioni (famiglia, mogli, mariti, genitori) stagnanti, che hanno perso (chissà se l'hanno mai avuta) questa linfa o, magari, ne hanno fatto razzia e cercano altrove.
Molto probabilmente sono anch'essi vittime trasformate in carnefici.
Proprio per questo motivo hanno bisogno di nutrirsi della gioia di vivere della propria vittima.
I vampiri non sono dei disadattati, anzi, sono carismatici, brillanti!
Arrivano sornioni, sinceramente colpiti e questo fa colpo sulla vittima, a tutti piacciono le lusinghe, sopratutto se sono sincere.
Un complimento, un sorriso, un modo di pensare che assomiglia al nostro, una proposta allettante, un "ciao" nel momento giusto, attira l'attenzione della vittima. Una persona empatica, che risponderà con il sorriso, sempre e sinceramente.
Pian piano si intensificherà il rapporto tra i due, basato sopratutto sul dialogo.
Il vampiro mira alla testa, non al cuore.
E una volta dentro, affiderà alla vittima i propri bisogni, che dapprima coincideranno, rivelando un vampiro simpatico, un amico attento, che farà il "dono" di aprirsi alla vittima, di affidarle una sua quotidianità sofferente e ricevere in cambio, comprensione.
Quando la vittima cercherà di più, legata ormai a filo doppio, il vampiro mostrerà le zanne.
Inizialmente ci saranno piccoli gesti, una risposta sgarbata, un saluto ignorato, poi inizieranno le critiche, le assenze, i "non posso", i sacrifici fatti per la vittima, che inconsapevolmente tenderà a giustificarlo, a rimediare ai suoi limiti, ad assumersi la colpa di questo rapporto, di promesse mai dette, quindi perchè dovrebbero essere mantenute?
"Atti che sono pieni di sostanza negativa, ma che, se denunciati, si svuotano di quella sostanza e diventano semplici mancanze di forma. Così noi, se ci siamo offesi, vuol dire che siamo formali, mentre lui, che è pratico e va al sodo, è una persona di sostanza."
La vittima, sarà sempre più stremata, dopo ogni richiesta di chiarimento, dopo ogni incontro, dopo ogni parola.
Il vampiro migliora e vive la sua esistenza, la vittima muore, con la consapevolezza di essere stata solo un oggetto.
Sono persone tossiche. Che non sanno cosa sia un rapporto umano. Qualsiasi rapporto.
Ma, come tutti i vampiri, anche lui è un mito, falso e senza consistenza.

"Anzi, si può dire che è tutto un punto debole, sebbene non faccia altro che ostentare il suo potere. Il primo dei suoi punti deboli consiste nel vivere nel mito di se stesso: rimprovera agli altri la loro scarsa aderenza alla realtà e poi, invece, cede in continuazione ai voli illusori della retorica di sé e del suo potere. Un Vampiro è sempre anche un mito, ma un mito falso, un mito senza fondamenta. E poiché dietro un falso mito si nasconde sempre una vergogna, non bisogna né temerlo né tantomeno assecondarlo, ma semplicemente inseguirlo, raggiungerlo e metterlo di fronte a se stesso, di fronte a uno specchio in cui lui (come i Vampiri della tradizione, che nello specchio non si riflettono) possa vedere riflesso il suo Nulla".

Non è facile e sembra un racconto fantasy, ma questa gente fa davvero danni seri.
Recidere un rapporto simile è difficilissimo, in quanto il vampiro farà sentire in colpa la vittima, puntando sulla delusione che provoca in lui.
Ma è un rapporto che deve essere reciso, anche se fa male, perchè la vittima è ormai "persa" per il suo vampiro, arrivando ad adottare stratagemmi vampireschi, che non le conferiscono dignità, avrà paura di essere lasciata da sola, ma è solo lei che può decidere.
Un bravo medico, può aiutarla in questo cammino.
Un cammino in cui dovrà fare un reset della sua mente, per riattivare quelle energie vitali, per eliminare il senso di colpa e per ritornare a vivere.







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